Crisi coop 3M: Comuni debitori di 320mila euro verso la Comunità montana

TERAMO – I problemi di cassa di molti comuni del Teramano si ripercuotono drammaticamente sui dipendenti delle cooperative sociali che svolgono servizi per i municipi, senza stipendio da tempo. Quello del trasferimento di fondi per i servizi sociali è nodo affrontato ieri pomeriggio al tavolo delle relazioni industriali della Provincia che, su richiesta della Cgil, si è occupato del caso dell’Ambito sociale 6 (area Gran Sasso-Laga)  e della cooperativa 3M le cui lavoratrici lamentano la mancata liquidazione di spettanze arretrate.

La Cooperativa è impegnata nell’assistenza domiciliare degli anziani e dei soggetti svantaggiati e, come sottolineato ieri sera nel corso dell’incontro, in passato ha spesso anticipato con le proprie risorse ma ora non è più in grado di farlo. QUalche spiraglio è arrivato con le parole del commissario della Comunità Montana del Gran Sasso, Nando Timoteo, che ha anunciato «la liquidazione di una somma equivalente a tre mensilità e che la Regione, nel frattempo, ha approvato la rendicontazione relativa ai servizi». I rappresentanti della cooperativa 3M, a loro volta, si sono impegnati a pagare almeno due mensilità ma resta un saldo negativo di circa 320 mila euro, Ovvero l’ammontare del debito accumulato dai Comuni nei confronti della Comunità Montana, che è l’ente gestore per conto dell’Ambito sociale.

La Provincia, quindi, su sollecitazione di Amedeo Marcattilii della Cgil, si è impegnata a convocare un tavolo anche con i Comuni per verificare in che modo migliorare un processo di pagamento che riguarda la filiera “pubblica” e che ha ripercussioni negative su centinaia di lavoratori.